Contro ogni solitudine, contro ogni silenzio che pesa nel quotidiano di chi affronta la vita nel suo aspetto a volte inaspettatamente più doloroso, per chi non ce la fa da solo a rispondere ad una chiamata inattesa nella tranquilla quotidianità di un’esistenza che improvvisamente si trasforma in un percorso accidentato.
Per tutti questi è nata già da anni l’Associazione “Progetto Città della Vita”.
L ‘intenzione fondante è quella di portare vita là dove l’esistenza stessa non permette più di farla propria nella sua interezza per una malattia o di un accadimento che nella sua manifestazione primaria non solo sconvolge ma porta ad isolarsi, a non trasferire sugli altri il peso che improvvisamente o gradatamente tende a schiacciare.
Allora si deve imparare a condividere, a comunicare, ad ascoltare ed imparare a prendersi carico.
Contro ogni solitudine.
Nella realtà definitiva di un hospice, tra le pareti della propria abitazione che sanno ormai di costrizione, lungo la strada che percorriamo in silenzio, nel centro di accoglienza che abbraccia le nostre voci arrivate finalmente ad avere una sonorità disperata ma viva, ovunque ci sia una possibilità che possa “raggiungerci”, noi ci siamo.
Questo è solo l’inizio di un incontro che dalla domanda scava poi nella realtà del quotidiano di chi si è affidato ad una voce senza un volto , senza un qualsiasi altro tipo di conoscenza. Ha solo digitato un numero, ci ha creduto.
In questo momento di separazione forzata che ci riguarda tutti per via del Covid che ancora di più ha appesantito tante realtà già provate dalla malattia, “Progetto Città della Vita” risponde in vesti differenti come sa e come riesce alle richieste, ascolta e fa propri gli sfoghi, in una parola impara ogni giorno a condividere la vita di tutti quegli altri che finalmente hanno composto quel numero… Noi dall’altra parte del filo ci siamo. Non sempre per risolvere ma certamente “sempre” per offrire un ascolto e dare una mano….
Siamo giovani, anziani, professionisti e non….semplicemente madri, padri, mogli, figli… persone come tutti voi che ci avete raggiunto attraverso un filo, con un filo di voce.
ADELE ARCHETTI